L’Umanità è la Casa di tutti

Perchè il mondo non vive in pace come potrebbe? La causa è tutta nelle nostre identificazioni. Religione, razza, tradizione, provenienza geografica, condizione economica, sociale, culturale, familiare e perfino la squadra del cuore… ogni cosa con cui ci identifichiamo o veniamo identificati porta potenzialmente con sè una divisione e nella divisione è nascosta la potenzialità di ogni conflitto. La diffidenza e l’intolleranza verso chi è diverso da noi e la presunzione di una superiorità della nostra appartenenza rispetto a quella di un altro impediscono a questo pianeta di vivere in pace, di distribuire, condividere e riequilibrare le risorse, di prosperare e di evolvere nella conoscenza. Ma la competizione tra le nostre identificazioni e appartenenze porta inevitabilmente all’affermazione della legge del più forte, alla necessità di dominio e di sottomissione e talvolta eliminazione di chi è diverso da noi. Le conseguenze di questa situazione sono sotto gli occhi di tutti e ci costringono a vivere in un mondo insicuro e perennemente in conflitto. Ma le differenze sono una grande risorsa per questo universo. Sapete perchè nessun virus potrà mai eliminare l’intero genere umano da questo pianeta? Perchè c’è una piccola infinitesimale differenza nel DNA di ciascuno di noi. Ognuno è davvero diverso dall’altro e questo vale anche per il mondo animale, vegetale e minerale. E in questa diversità c’è il segreto stesso della sopravvivenza e dell’evoluzione. Se vogliamo dunque superare conflitti e divisioni e fare del mondo un posto migliore in cui viver, dovremmo semplicemente imparare dalla natura dove coesistono milioni di miiardi di cose diverse che convivono armoniosamente e contribuiscono al funzionamento di tutta la creazione. Ogni cosa ha una sua precisa identità e ogni cosa coopera con tutto ciò che la circonda. Sono dunque la cooperazione e lo scambio, e non la competizione, le leggi che regolano la sopravvivenza e l’evoluzione. C’è dunque un modo molto semplice che ci consente di andare oltre le piccole differenze ed identificazioni che creiamo e ricreiamo ogni giorno nella nostra mente. Ed è quello di riconoscerci prima di tutto nella nostra comune appartenenza umana. Non è difficile capire che abbiamo tutti gli stessi bisogni: avere cibo e acqua per vivere, indumenti per proteggerci dal freddo, un tetto sulla testa, una famiglia per allenare la nostra capacità di amare e di essere amati, crescere i nostri cuccioli offrendo loro sicurezza, onorare le nostre culture e le nostre tradizioni rispettando quelle altrui, coltivare la nostra spiritualità secondo i codici e le ritualità che possiamo riconoscere come nostre e che si sono create in migliaia di anni. In tutto questo non c’è alcun bisogno si sentirsi migliori di qualcun altro o desiderare la sua eliminazione. Abbiamo identità comuni, bisogni comuni e possiamo aiutarci l’un l’altro cooperando nel rispetto reciproco, nel riconoscimento della diversità come ricchezza e non come minaccia. La pretesa di vivere tra “uguali” è contraria alle leggi che regolano l’universo stesso. Prima impareremo a riconoscerci tutti in una sola immensa famiglia umana e prima eviteremo il rischio sempre più concreto di sparire davvero da questo meraviglioso pianeta.

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