Guardando a quello che sta succedendo in varie aree del pianeta si può precipitare nell’orrore e nello sdegno. E anche pensare che l’intero genere umano sia arrivato al capolinea. Questi pensieri sono naturali e frutto delle emozioni negative attivate dalla esposizione a fatti traumatici e inaccettabili. Ed è naturale , anzi, auspicabile, che ci si attivi nella misura delle proprie reali possibilità, capacità e risorse per fermare guerre, stragi e ogni genere di conflitto in atto in questo momento, senza giustificazione alcuna, senza se e senza ma. Ciò nondimeno occorre non perdere la fiducia nel bene e non fermarsi alle prime reazioni istintive che finiscono per offrirci una percezione falsata di come stanno davvero le cose in termini di confronto tra tutto il male e tutto il bene presente su questo pianeta. Se solo guardiamo ai dati demografici sappiamo che le persone che vivono in pace, vogliono il bene per se e per le loro famiglie, sono incommensurabilmente più numerose di quelle violente e aggressive, forse poche migliaia, che catalizzano con le loro gesta l’attenzione dei media, i quali riversano nelle nostre case e nelle nostre teste informazioni utili ma sempre parziali, convincendoci erroneamente che il mondo sia un pessimo posto in cui vivere, che la speranza è perduta, così come la fiducia in noi stessi. Riportare la pace e ristabilire equilibri Internazionali o Regionali è compito e dovere dei rappresentanti politici e delle Istituzioni che pure abbiamo creato in un percorso di civiltà e progresso. Vigilare e sollecitare le azioni positive di persone ed organismi è altrettanto un nostro dovere civile e morale. Ma sul piano personale noi influenziamo tutto questo con sentimenti che possono essere connotati da speranza o disperazione, da fiducia o sfiducia, da volontà o lassismo. E non possiamo quindi arrestarci di fronte all’orrore ascoltando solo la parte emozionale offesa e traumatizzata, cedere alla paura e reagire con ulteriore aggressività. Abbiamo il dovere di accedere ed utilizzare le moltissime conoscenze che abbiamo a disposizione ed elevare il nostro livello di percezione, coscienza e conoscenza, per poter interagire con la realtà in modalità razionale, riparativa e costruttiva, senza alimentare il male con altro male, la guerra con la guerra, l’orrore con altro orrore. In poche parole dobbiamo elevare il nostro personale livello energetico attivando pensieri ed emozioni di segno positivo, naturali antagonisti di pensieri ed emozioni negative. L’amore, la speranza, la fiducia, la generosità, la lungimiranza, se volete, sono una parte di questi “attivatori”. La filosofia ci insegna da millenni che Bene e Male sono due forze inscindibili e in perenne conflitto. Il conflitto svolge un’attività dinamica e crea l’energia di cui l’universo ha assoluta necessità per il suo funzionamento. In altre parole la presenza del male è e sarà sempre inevitabile come la polarità negativa presente nella materia che compone l’universo in perenne interazione con la polarità positiva. In entrambi i casi queste due forze sono destinate ad interagire evidenziando prevalenze temporanee l’una sull’alta. Ognuna prende alternativamente il posto dell’altra, ma entrambe sono impermanenti. L’orrore infatti ci costringe letteralmente a reagire e a fare di tutto per elevare la nostra coscienza e ristabilire la prevalenza del bene, della pace, del progresso, della salute e così via. D’altra parte è vero anche il contrario. La Storia ci insegna che prolungati periodi di pace e assenza di conflitti portano a periodi solo temporanei di progresso e benessere. Poi segue l’adattamento e con esso la decadenza. Il bene, come la pace, non sono più apprezzati e nascono forze e pensieri antagonisti finalizzati a scompaginare lo scenario e cerare nuovo dinamismo e una nuova possibile evoluzione. Per qualche strano motivo tuttavia, da qualunque sorgente questo universo abbia avuto le proprie origini, conosciamo l’esistenza di un differenziale in favore della polarità positiva che la filosofia ha individuato da millenni e che la fisica quantistica ha da pochissimo confermato. C’è sempre quantitativamente una micro particella in più tra le polarità positive e quelle negative che compongono la materia. E questo spiega il movimento evolutivo, la crescita e l’espansione dell’universo, piuttosto che la sua stagnazione o implosione. Tradotto in termini filosofici il bene ha una marcia in più in questo mondo, dentro e fuori noi stessi. Dio cacciò facilmente Lucifero dal Paradiso Terrestre anche quando avrebbe potuto distruggerlo ed eliminarlo dalla Creazione. Lo ha invece soltanto allontanato da Se e lo ha lasciato libero di agire e di svolgere un compito nel Suo disegno. Sapeva che il bene senza il male finisce inevitabilmente per essere svalutato e disprezzato dagli uomini. Ma conosceva anche le risorse di cui aveva dotato le sue creature. Per questo li ha dotati della capacità di scegliere e decidere in ogni istante il loro destino. La scelta tra Bene e Male quindi è sempre e solo nostra. Non sappiamo ancora se un giorno raggiungeremo un più elevato livello di coscienza che ci porti a fare a meno di questo meccanismo, se questo livello di esistenza verrà superato e accederemo ad una fase diversa dell’evoluzione. Per ora, a quanto pare, abbiamo ancora bisogno del male per risvegliarci o semplicemente per poterci sentire dalla parte giusta. Un giorno forse riusciremo anche a farne a meno.